Il decreto legge “salva-spese” (212/23) è rimasto intatto anche dopo il voto della Camera sulla legge di conversione. Il provvedimento è ora atteso al Senato, dove l’approvazione definitiva è in calendario il 20 febbraio. Tuttavia è già certo che, dopo il super Bonus 110%, si chiuderà anche l’epoca del bonus 75% applicato su larga scala per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche.

Infatti per le spese sostenute dal 30 dicembre 2023, l’agevolazione al 75% viene limitata agli interventi riguardanti scale, rampe e installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Niente più cambio degli infissi o rifacimento dei servizi igienici. Dalla stessa data non sono più incentivati neppure gli interventi di automazione degli impianti e serve l’asseverazione di un tecnico che certifichi il rispetto dei requisiti fissati dal Dm 236 del 1989. L’asseverazione, peraltro, in molti casi era già richiesta da Caf e commercialisti prima di mettere il visto sull’agevolazione.

Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024, viene inoltre ridotta a pochissimi casi la possibilità di sfruttare l’agevolazione tramite la cessione del credito o lo sconto in fattura, prima ammessi senza alcun vincolo.

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