Un impianto di “messa a terra” realizzato a regola d’arte garantisce protezione, sia per le persone sia per gli impianti, dai contatti indiretti, da tensioni elettriche di qualsiasi origine, impedisce l’accumulo di elettricità statica e previene scariche elettrostatiche dannose per apparati elettronici e di telecomunicazione. Nei condomini l’impianto di terra deve essere unico e comprendere i collegamenti equipotenziali principali tra la rete di terra e le tubazioni metalliche che entrano in condominio dall’esterno (condutture di acqua, gas, teleriscaldamento ecc.).
Uno degli obblighi ai quali l’amministratore deve rispondere è quello della verifica e manutenzione periodica (2/5 anni a seconda della tipologia) dell’impianto di terra (e dell’impianto di protezione dai fulmini, ove esistente) da parte di Enti autorizzati (Organismi abilitati o ASL/ARPA). Non sono valide le verifiche effettuate da liberi professionisti o imprese installatrici. Il datore di lavoro e/o amministratore, deve conservare il verbale di verifica per poter dimostrare in caso di ispezione o di incidente sul luogo di lavoro di aver ottemperato al D.P.R. 462/2001.